ALDO VICINANZA I H
TEMA
LA MIA
DISAVVENTURA COME BOTTIGLIA DI PLASTICA
Un
caldo pomeriggio d'estate ero in un supermercato, in uno scaffale al
buio e parlavo con le mie amiche bottiglie di plastica.
All'improvviso sentii qualcosa che mi afferrava, era un umano che mi
stava prendendo. Fui subito bevuta in un sorso e buttata per strada
che era attraversata da molte auto che andavano a gran velocità. Ad
un tratto, una macchina, con la sua ruota posteriore mi scaraventò
sul marciapiede.
Mi
aveva fatto a pezzi; non riuscivo più a muovermi, il vento mi
spostava di qua e di la, fino a quando finii sopra un panino che un
ragazzino stava mangiando. Venni presa a morsi e, appena entrai nel
corpo di quel ragazzino, vidi tutto buio, intorno a me tutto nero.
Attraversai tutto il suo corpo e gli perforai lo stomaco. Questo
ragazzino si toccava sempre la pancia che gli faceva molto male.
Quando si alzò la maglietta per vedere cosa fosse successo, si
accorse che era piena di sangue. Il bambino, preoccupatissimo, andò
subito all'ospedale; fu operato d'urgenza e subito dopo l'intervento,
il medico mi prese e mi gettò nel cestino per la raccolta
differenziata. Ora sono stato riciclato e sono diventato un bicchiere
di plastica trasparente. Sono sempre in uno scaffale alto di un
supermercato e da lì vedo tutte le persone che si affannano a
comprare tantissime cose inutili.
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